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ITINERARI

Tutto il Gargano è attraversato da vie e sentieri del Sacro

Nella vita dei credenti il pellegrinaggio è sempre stato un momento significativo, e di rinforzamento nella fede.

Il pellegrinaggio appartiene alla storia del cristianesimo. Un’analisi della Storia delle Religioni mostra che esso è un fenomeno a carattere universale e tende a porre in relazione l’uomo con la divinità. Accanto alle motivazioni religiose, si aggiungono stimoli culturali e relazionali.

Nella terra del Gargano sono presenti due itinerari religiosi uno antico, risalente ai primi secoli del cristianesimo, e uno recente: S. Michele a Monte Sant’Angelo e il Santo Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo. Tutto il Gargano è attraversato da vie e sentieri del Sacro. Vie che portano a luoghi di devozione nelle vicinanze dei paesi (chiese rurali, S. Maria di Merino, grotta di S. Michele sul lago di Varano…) e vie che si muovono verso i grandi Santuari: S. Michele soprattutto, ma anche S. Matteo e l’Incoronata.

Il santuario di San Matteo a San Marco in Lamis

Il monastero si presenta oggi in tutta la sua maestosità sulle pendici boscose di un’altura. Una lunga scalinata in mezzo alla natura incontaminata del luogo, o una rotabile sono le alternative per raggiungere il convento, presso il quale si conservano numerose testimonianze artistiche oltre ad antiche reliquie di Santi e ad una ricca biblioteca, dove sono custoditi preziosi codici e manoscritti.

Lasciato il convento, si prosegue sulla via in discesa, seguendo la valle di Stignano. Superato il caratteristico centro di San Marco in Lamis, che conserva intatto l’antico fascino delle sue case a schiera raccolte intorno al Palazzo dell’Abate, oggi sede municipale, si giunge a Stignano da cui prende il nome il secondo dei santuari del nostro itinerario: S. Maria di Stignano.

Il complesso monastico già citato verso il XIII secolo, formato da una chiesa e da due bellissimi chiostri con testimonianze artistiche barocche, si presenta al visitatore come un’oasi di pace circondata nei suoi dintorni dai ruderi di numerosi romitori (eremi scavati nella roccia), fra cui ricordiamo quello dedicato alla S.S. Trinità. La strada che percorriamo scende verso S.Severo ed è una delle più antiche vie di accesso al Gargano è la Via Sacra dei Longobardi; millenario sentiero seguito dai pellegrini che si recavano verso i santuari del promontorio e proseguivano per la Palestina. All’altezza della stazione ferroviaria di S. Marco in Lamis posta alla fine della valle, dobbiamo girare a sinistra, imboccando la strada “Pedegarganica”. Seguire l’indicazione Manfredonia.

Santa Maria di Siponto a Manfredonia

Proseguendo verso Manfredonia , incontriamo la chiesa di S.Maria di Siponto, (a destra, anche questa ben visibile dalla strada). Cattedrale dell’antica città di Siponto, oggi scomparsa, questa chiesa si erge in mezzo ai ruderi di una basilica paleocristiana e di altre antiche costruzioni; tra i resti di vario materiale archeologico si potranno ammirare per la loro unicità, colonne, mosaici, capitelli e sarcofagi.

Oltre ad un ricercato portale, rapisce per la sua suggestione la cripta del XII secolo, dove le teorie di colonne si alternano ad antiche sepolture. All’esterno della chiesa vera e propria, un lungo camminamento costeggia l’area archeologica del IV secolo

Manfredonia, la città fondata da Re Manfredi

Poco lontano dall’antica Siponto sorge la città di Manfredi, Manfredonia. Così fu chiamato il centro sorto dopo la distruzione dell’antica Siponto, per volere del rè Manfredi, figlio dell’imperatore Federico II di Svevia.

Città turrita, con un poderoso castello che affaccia i suoi spalti sulla marina, ricca di chiese e palazzi gentilizi, Manfredonia raccoglie nel Museo Nazionale, ubicato nei maestosi ambienti del castello, numerose testimonianze archeologiche, fra cui emergono le Stele Daunie, particolari manufatti delle antiche popolazioni di questo territorio.

Il Santuario di Santa Maria Di Pulsano, monastero del XII secolo

Salendo verso Monte Sant’Angelo, merita fermarsi e ammirare il paesaggio sul golfo di Manfredonia. Il Santuario di S. Maria Di Pulsano è posto quasi a guardia dell’ampio golfo della città. L’antico monastero del XII secolo (oggi completamente restaurato e abitato), si erge sopra le alture che sovrastano centro balneare porta del Gargano.

La chiesa è ricavata in parte in una grotta naturale piena di fascino e di mistero e il complesso conventuale, protetto da massicce mura di cinta, presenta un artistico portale decorato con rilievi zoomorfi ed antichi blasoni.

Il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo

Monte Sant’Angelo è sede del millenario santuario dedicato a S. Michele arcangelo; questa cittadina è un vero contenitore artistico: vecchie chiese romaniche, un antico battistero, un castello normanno ed interi rioni medievali ancora intatti.

Il Medioevo è di casa a Monte Sant’Angelo, dove il Santuario di San Michele, situato nelle viscere della terra, in una vasta ed umida grotta naturale, ci riporta ai tempi antichi, lasciando immaginare al visitatore frotte di pellegrini oranti a lume di candela che scendono le centinaia di scalini che si addentrano nel sottosuolo. La teoria di scale, edicole devozionali, cappelle e sepolcri ci accompagna ancora oggi nella visita a questo antico santuario garganico, che nel Medioevo era il più importante centro della cristianità. La strada interna fra il verde dei boschi e le masserie ancora operanti ci riporta a San Giovanni Rotondo il borgo lungo la via Sacra percorsa dai pellegrini.

La vecchia via Sacra aveva nel suo percorso S. Giovanni Rotondo, ove troviamo, alle porte del paese nel convento dei Cappuccini, la tomba di Santo Pio da Pietrelcina, il frate francescano che ha segnato la storia di questo angolo del Gargano e che è venerato per i numerosi miracoli che gli vengono attribuiti.

Padre Pio, al secolo Francesco Forgione, nasce da umili genitori in Pietrelcina, piccolo centro in provincia di Benevento, il 25 Maggio del 1887. A soli quindici anni entra nel noviziato cappuccino di Morcone e dopo alcuni soggiorni presso diversi conventi del suo ordine, fra cui S. Marco la Catola e Foggia, si stabilisce nel convento francescano di San Giovanni Rotondo.

Proprio nel coro della chiesa annessa a questo monastero e dedicata a Santa Maria delle Grazie, il 20 Settembre del 1918, riceve le stimmate. Da quel giorno, fino alla sua morte, awenuta il 23 Settembre del 1968, il suo convento è meta di milioni di pellegrini che beneficiano del suo aiuto spirituale e della sua preghiera.

I pellegrini che oggi visitano la tomba di Padre Pio e la nuova chiesa, si soffermano anche presso la monumentale Via Crucis che si snoda attraverso i boschi che circondano il convento di S. Maria delle Grazie e non disdegnano una visita al centro storico di S. Giovanni Rotondo, che mantiene ancora solide ed inalterate alcune torri della cinta muraria.