Monte Sant’Angelo è sede del millenario santuario dedicato a S. Michele arcangelo; questa cittadina è un vero contenitore artistico: vecchie chiese romaniche, un antico battistero, un castello normanno ed interi rioni medievali ancora intatti.
Il Medioevo è di casa a Monte Sant’Angelo, dove il Santuario di San Michele, situato nelle viscere della terra, in una vasta ed umida grotta naturale, ci riporta ai tempi antichi, lasciando immaginare al visitatore frotte di pellegrini oranti a lume di candela che scendono le centinaia di scalini che si addentrano nel sottosuolo. La teoria di scale, edicole devozionali, cappelle e sepolcri ci accompagna ancora oggi nella visita a questo antico santuario garganico, che nel Medioevo era il più importante centro della cristianità. La strada interna fra il verde dei boschi e le masserie ancora operanti ci riporta a San Giovanni Rotondo il borgo lungo la via Sacra percorsa dai pellegrini.
La vecchia via Sacra aveva nel suo percorso S. Giovanni Rotondo, ove troviamo, alle porte del paese nel convento dei Cappuccini, la tomba di Santo Pio da Pietrelcina, il frate francescano che ha segnato la storia di questo angolo del Gargano e che è venerato per i numerosi miracoli che gli vengono attribuiti.
Padre Pio, al secolo Francesco Forgione, nasce da umili genitori in Pietrelcina, piccolo centro in provincia di Benevento, il 25 Maggio del 1887. A soli quindici anni entra nel noviziato cappuccino di Morcone e dopo alcuni soggiorni presso diversi conventi del suo ordine, fra cui S. Marco la Catola e Foggia, si stabilisce nel convento francescano di San Giovanni Rotondo.
Proprio nel coro della chiesa annessa a questo monastero e dedicata a Santa Maria delle Grazie, il 20 Settembre del 1918, riceve le stimmate. Da quel giorno, fino alla sua morte, awenuta il 23 Settembre del 1968, il suo convento è meta di milioni di pellegrini che beneficiano del suo aiuto spirituale e della sua preghiera.
I pellegrini che oggi visitano la tomba di Padre Pio e la nuova chiesa, si soffermano anche presso la monumentale Via Crucis che si snoda attraverso i boschi che circondano il convento di S. Maria delle Grazie e non disdegnano una visita al centro storico di S. Giovanni Rotondo, che mantiene ancora solide ed inalterate alcune torri della cinta muraria.